lunedì 16 marzo 2015

Il settimo figlio | Recensione

Ciao ragazzi, scusate l'assenza ma la fine della sessione ha sempre un effetto snervante su di me. Soprattutto perché ho solo due mesi di "pausa" e devo ricominciare a fare esami. E giacché me ne mancano solo cinque e non ho ancora iniziato a scrivere la tesi sono, un attimo stressata.
Comunque è da prima degli Oscar che non scrivo, quindi volevo esprimere la mia felicità per la vittoria di Eddie Redmayne come miglior attore e di Big Hero 6 come film d'animazione. Sono davvero felice, soprattutto per Eddie che ha mostrato una felicità genuina che mi ha fatto tantissima tenerezza. Ho guardato pochi film, mi sto riprendendo adesso. Uno è Il settimo figlio di cui parlo oggi e l'altro è La storia della principessa splendente di cui parlerò nel prossimo post.

Dunque: Il settimo figlio (2014, USA/GB, diretto da Bodrov), che era nelle sale fino a pochissimo tempo fa, è tratto delle serie Wardstone Chronicles o The spook's apprentice di Joseph Denaley. Leggo da Wikipedia che di 13 libri solo 2 sono stati tradotti in Italia: il primo, tradotto come L'apprendista del mago prima (che dava addirittura il nome all'intera "saga") e il settimo figlio poi e il secondo, la maledizione del mago.
Ora, per tutti i fan della saga: spero per voi che traducano anche il resto, magari in vista di un adattamento cinematografico dei restanti volumi. Se no vi toccherà leggerla in inglese (e da studente di lingue vi dico che non può farvi che bene), magari aiutandovi con questo.

Qualcuno, in qualche posto, libera un enorme dragone che a quanto pare stava rinchiuso sottoterra da un sacco di tempo. È questo, probabilmente, a rendere il drago terribilmente incazzato.
 La prima scena in cui ci appare Master John Gregory non è sicuramente delle migliori. Lo ritroviamo in una locanda a bere qualche alcolico e snobbare un signore che continua ad insistere con lui che le campane suonano perché qualcuno necessita dei suoi servigi. La situazione diventa sempre più tesa e nonostante l'arrivo del suo assistente sembri calmare la situazione, la cosa finisce in una rissa che fa mettere ko il povero sventurato prepotente che ha osato sfidare il mago. I due, comunque, decidono di muoversi finalmente dove c'è bisogno di loro: all'interno di una cattedrale trovano una bambina assatanata che, dopo una breve ma intensa lotta, libera proprio l'anima di quel dragone. Resterete sorpresi nel scoprire che quel dragone è una strega e nelle sue fattezze umane ha il volto della neopremio Oscar Julianne Moore (diciamo che questo ruolo, se pensiamo a quello che le ha fatto vincere l'ambita statuetta, è piuttosto mediocre e si vede). Quindi parte una lotta fra il mago, il suo apprendista e la strega. Il mago continua a lanciargli addosso tutte le sue conoscenze alchemiche, lei per tanto si porta nella gabbia il suo apprendista, si fa dare fuoco e fugge lasciando il povero ragazzo ad incenerire.
Master Gregory, a dire il vero, non sembra poi così toccato dal fato che una giovane vita sia finita in polvere. Ma come biasimarlo? È vecchio e deve ricominciare daccapo, trovare un degno erede ed in fretta, ora che la sua arcinemica è pronta per tornare a seminare terrore al villaggio. Pertanto facciamo conoscenza di Tom Ward, un ragazzetto che vive con la sua numerosa famiglia e il lavoro è dare da mangiare ai maiali. Un compito semplice dovuto al fatto che il ragazzo ha continuamente delle visioni, di cose passate e cose future che lo rendono debole e talvolta lo fanno svenire. Il Mago arriva da lui, settimo figlio di settimo figlio, e se lo porta via con sé per farlo diventare suo apprendista; Tom non sta più nella pelle, non vede l'ora di dare un senso alla sua vita e accetta il medaglione che la mamma gli affida senza fare troppe domande per poi fuggire in fretta. I rapporti tra Master John e Tom sono piuttosto difficili all'inizio: Tom disobbedisce al suo unico compito, ovvero quello di non muoversi dal suo "letto", rischiando di morire dopo poche ore lontano da casa e Master John lo disprezza poiché vive nel ricordo della diligenza del suo ultimo apprendista appena deceduto.
Tuttavia i due passano la notte ad allenarsi e all'alba troviamo il giovane ancora con il naso sui libri. Quindi Tom arriva ad un passo dalla morte una seconda volta: incontrano un orco, che doveva essere molto sordo e avere paura dell'acqua ma di fatto non è né l'uno né l'altro. Tom finisce in una cascata e anche stavolta Gregory credendolo morto non parte particolarmente turbato. Difatti così non è e lo stesso Mago appare piuttosto sorpreso quando Tom risale il precipizio e lo raggiunge. Cominciano quindi le prime confessioni: la strega che ha ucciso l'ultimo apprendista di Gregory è Madre Malkin e ce l'ha con lui perché i due un tempo innamorati si lasciarono, lui sposò un'altra donna e quando la strega venne a saperlo la uccise e iniziò a perseguitare il Mago (mi ricorda molto Maleficent, questo).
Sarebbe stato un buonissimo momento per Tom per confessare al suo maestro che il giorno in cui è diventato apprendista ha conosciuto una strega, che i due si sono innamorati e che durante il loro primo tocco è scoppiato quel bagliore che segnala alle streghe che quello è il loro vero amore. Ma preferisce tacere. L'unica cosa che vien fuori è che la madre di Tom è una strega e che il medaglione che lo protegge lo rubò lei stessa proprio a Madre Malkin.
Quest'ultima, nel frattempo, venuta a conoscenza della relazione fra i due incarica la ragazza di rubare quella pietra e in cambio lei salverà la vita del suo amato. Mentre la giovane riuscendo a rubargli la pietra, fa nascere in Tom il dubbio che lei non sia semplicemente al servizio di Madre Malkin e che tutto fosse solo un inganno, questa si reca al villaggio con tutti i seguaci che ha nel frattempo ingaggiato e la madre di Tom, nel tentativo di salvare quanta più gente possibile e poiché priva del medaglione, muore per poi riapparire come visione a suo figlio e dirgli che lui non è solo un settimo figlio, ma anche un po' una strega e questo lo rende invincibile. Per scoprire la verità e liberarsi della perfida strega, i due andranno al suo castello.

Considerazioni: il film non è sicuramente un capolavoro, questo va detto. Mi è piaciuta molto la dinamica genitore-figlio fra Alice & Radu e Tom e sua madre, sarebbe stato carino se fosse stato più approfondito. Per il resto è di una banalità disarmante: il Mago distaccato, tormentato e ubriacone è qualcosa di visto e rivisto, così come l'apprendista che nemmeno lui sa come ce la fa sempre. Della storia d'amore fra due fazioni che non si sopportano non parliamone nemmeno. Se notate gli effetti speciali, sappiate che c'è stato un po' di caos in questo campo, poiché la compagnia che se ne occupava è andata in bancarotta. La colonna sonora non rimane di certo in testa. Comunque immagino che nei libri ci fosse tanto di più, visto che qui le scene di azione si contano davvero sulle dita di una mano. E suppongo che Kit Harington sia stato messo lì sono per attirare più fan, come Taylor Swift in The Giver o Rick Genest in 47 Ronin. Diciamo che il trailer era un po' fuorviante, dai.