sabato 13 febbraio 2016

#Oscar2016: Il ponte delle Spie | Mad Max: Fury Road | Sopravvissuto - The Martian | The Revenant - Redivivo | Ex Machina

Ho iniziato a guardare un film al giorno, in modo da potermi fare un'idea in anticipo di quali siano i film candidati all'Oscar quest'anno. La cosa si è fatta un po' più complicata del previsto perché alcuni di questi film li ho visti diverso tempo fa, ma non so perché non ho scritto mezza riga e quindi i film si sono accumulati. Sono sempre stata molto disordinata e questa è la prova. Mi trovo costretta quindi a recensire, almeno per ora, più film alla volta per riuscire a mettermi in pari.




Iniziamo con Il ponte delle spie (Bridges of spies, 2015, USA, di Steven Spielberg) che ha ricevuto 6 candidature:
  • Miglior film, assieme a: La grande scommessa, Brooklyn, Mad Max: Fury Road, The Martian, Revenant, Room, Il caso Spotlight
  • Migliore attore non protagonista a Mark Rylance, assieme a: Christian Bale (La grande scommessa), Tom Hardy (Revenant), Mark Ruffalo (Il caso Spotlight), Sylvester Stallone (Creed)
  • Migliore sceneggiatura originale a Matt Charman, Joel & Ethan Coen, assieme a: Alex Garland (Ex Machina), Josh Cooley, Ronnie del Carmen, Pete Docter & Meg LeFauve (Inside Out), Tom McCarthy & Josh Singer (Il caso Spotlight), Andrea Berloff, Jonathan Herman, S. Leight Savidge e Alan Wenkus (Straight Outta Compton)
  • Migliore scenografia a  Rena DeAngelo, Bernhard Henrich & Adam Stockhausen, assieme a:  Colin Gibson e Lisa Thompson (Mad Max: Fury Road), Michael Standish & Eve Stewart (The Danish Girl), Celia Bobak & Arthur Max (The Martian), Jack Fisk e Hamish Purdy (Revenant)
  • Migliore colonna sonora a Thomas Newman, assieme a: Carter Burwell (Carol), Ennio Morricone (The Hateful Eight),   Jóhann Jóhannsson (Sicario), John Williams (Star Wars: Il risveglio della forza)
  • Miglior sonoro a Andy Nelson, Gary Rydstrom & Drew Kunin, assieme a: Chris Jenkins, Gregg Rudloff & Ben Osmo (Mad Max: Fury Road), Andy Nelson, Christopher Scarabosio & Stuart Wilson (Star Wars: Il risveglio della Forza), Paul Massey, Mark Taylor & Mac Ruth (The Martian), Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek (Revenant)
Il film è ambientato durante la guerra fredda, quando Russia e America si dividevano in due la Germania e, in generale, il mondo intero. Si parla, nello specifico, delle spie che da entrambe le parti venivano addestrate per essere invisibili e abbastanza coraggiose da suicidarsi in caso di cattura. Rudolf Abel è una spia russa che si trova a New York e lì viene catturata. James B. Donovan è un avvocato assicurativo, bravissimo nel suo lavoro e molto abile con le parole, che viene incaricato di difendere l'uomo in quella che si può definire una causa persa. Le prove contro Abel sono schiaccianti, ma Donovan riesce comunque a tenerlo in vita convincendo il giudice che esattamente come successo al suo assistito, anche una spia americana sarebbe potuta essere catturata e quindi si sarebbe potuto mediare uno scambio. Ed è proprio quello che succede. Inoltre, assieme alla spia, anche uno studente viene catturato solo perché ha avuto la sfortuna di essere dalla parte sbagliata del muro proprio mentre lo chiudevano. Donovan si troverà quindi a doversi occupare di due scambi, andando contro la CIA che non è molto interessata dello studente.
Mi è piaciuto molto, soprattutto la ricostruzione dei fatti storici come ad esempio la costruzione del ponte e l'esecuzione di coloro che cercavano di attraversarlo. Penso che Tom Hanks sia quasi sempre una garanzia, ma Mark Rylance qui è magistrale, il suo personaggio si trova in una situazione complicata dopo l'altra e le uniche due cose che chiede sono un foglio e una matita; sempre fedele alla sua patria, anche se potrebbe ucciderlo al suo ritorno. Ho apprezzato anche il fatto che il patriottismo americano sia mostrato anche nel suo fanatismo negativo. Basti pensare al povero Donovan sul treno che viene fissato con disgusto con odio soprattutto dalla signora che, al lieto fine, gli concede un sorriso dimenticando i trascorsi, oppure al fatto che sia lui che la sia famiglia sono vittime di un vandalismo quasi giustificato dalla polizia.


Mad Max: Fury Road (2015, USA e Australia, di George Miller) è uno di quei film che ho visto un sacco di tempo fa senza degnarlo di due righe. Eppure, se penso ai film che ho visto lo scorso anno, è quello che mi è piaciuto di più. È candidato in 10 categorie:
  • Miglior film, assieme a:  La grande scommessa, Brooklyn, Il ponte delle spie, The Martian, Revenant, Room, Il caso Spotlight
  • Miglior regia a George Miller, assieme a: Lenny Abrahaimson (Room), Alejandro González Iñárritu (Revenant), Tom McCarthy (Il caso Spotlight), Adam McKay (La grande scommessa)
  • Miglior fotografia a John Seale, assieme a: Ed Lechman (Carol), Robert Richardson  (The hateful Eight), Emmanuel Lubezki  (Revenant), Roger Deakins  (Sicario)
  • Miglior montaggio a Margaret Sixel, assieme a: Hank Corwin  (La grande scommessa), Stephen Mirrione (Revenant), Tom McArdle (Il caso Spotlight), Maryann Brandon & Mary Jo Markey (Star Wars: Il risveglio della forza)
  • Miglior sonoro a Chris Jenkins, Gregg Rudloff & Ben Osmo assieme a:  Andy Nelson, Gary Rydstrom & Drew Kunin (Il ponte delle spie), Andy Nelson, Christopher Scarabosio & Stuart Wilson (Star Wars: Il risveglio della Forza), Paul Massey, Mark Taylor & Mac Ruth (The Martian), Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek (Revenant)
  • Miglior montaggio sonoro a Mark Mangini & David White, assieme a: Alan Robert Murray (Sicario), Matthew Wood & David Acord (Star Wars: Il risveglio della Forza), Oliver Tarney (The Martian), Martin Hernandez & Lon Bender (Revenant)
  • Miglior scenografia a Colin Gibson e Lisa Thompson, assieme a: Rena DeAngelo, Bernhard Henrich & Adam Stockhausen (Il ponte delle spie), Michael Standish & Eve Stewart (The Danish Girl), Celia Bobak & Arthur Max (The Martian), Jack Fisk e Hamish Purdy (Revenant)
  • Migliori costumi a Jenny Beavan, assieme a: Sandy Powell ( CarolCenerentola), Paco Delgado (The Danish Girl), Jacqueline West (Revenant)
  • Miglior trucco e acconciatura a Lesley Vanderwalt, Elka Wardega & Damian Martin , assieme a: Love Larson & Eva Von Bahr (Il centenario che saltò dalla finestra e scoprì il mondo), Sian Grigg, Duncan Jarman & Robert A. Pandini (Revenant)
  • Migliori effetti speciali a Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams & Tom Wood, assieme a: Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris & Andrew Whitehurst (Ex Machina), Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers & Steven Warner (The Martian) Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith & Cameron Waldbauer (Revenant), Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh & Neal Scanlan (Star Wars: Il Risveglio della forza)
Non ho mai visto la saga con Mel Gibson, ma quello che so è che questa è spettacolare, in tutto. La scena di Furiosa che fugge nella tormenta di sabbia mi ha tolto il fiato. La storia è un pelino complicata da riassumere, ma tentar non nuoce: In Australia, Immortan Joe è un uomo vecchio e malato, un uomo della guerra che deve il suo potere al fatto che possiede le riserve d'acqua, che scarseggiano in seguito ad una disastrosa serie di catastrofi mondiali. Ha costruito il suo impero generando dei Figli della guerra che tuttavia sono sempre malati, portatori della sua stessa malattia. Sono bianchi e costretti a trasfusioni di sangue "buono" che ricevono da sventurati uomini catturati nelle strade aride. Fra questi c'è Max, ex poliziotto che ha perso tutta la sua famiglia.
Furiosa nel frattempo, usando uno stratagemma, decide di portare lontano dalla cittadella le Cinque Mogli, ragazze tanto belle quanto fertili costrette a generare figli di Immortan Joe nel tentativo di eliminare questa malattia che costringe tutti i suoi figli ad una vita dolorosa e breve. La destinazione è il luogo verde delle Molte Madri, dove Furiosa stessa viveva prima di essere rapita e portata alla Cittadella. Nonostante i primi dubbi, alla fine Max si unirà alle donne.
Personalmente gli darei un bel po' di quelle statuette, ma non ho ancora visto tutti i film e non vorrei essere imparziale. Se devo definirlo con un aggettivo direi che è immenso. Ci sono personaggi come il figlio della guerra Coma, che suona la chitarra su un palco mobile, che davvero lasciano senza parole. Gli inseguimenti ad alta velocità con Figli della Guerra che vanno all'arrembaggio dei propri nemici su lunghe aste, la loro completa alienazione al sacrificio, al Valhalla: sono tutte cose che mi hanno detto un senso di grandezza. Niente, in questo film, è trascurato.



Sopravvissuto - The Martian (The Martian, 2015, USA, di Ridley Scott) è un film tratto dal romanzo L'uomo di Marte di Andy Weir, di candidature ne ha 7.
  • Miglior film, assieme a: La grande scommessa, Brooklyn, Mad Max: Fury Road, Il ponte delle spie, Revenant, Room, Il caso Spotlight
  • Miglior attore protagonista a Matt Damon, assieme a: Bryan Cranston (Trubo),  Leonardo DiCaprio (Revenant), Michael Fassbender (Steve Jobs), Eddie Redmayne (The Danish Girl)
  • Miglior sceneggiatura non originale a Drew Goddard , assieme a: Charles Randolph e Adam McKay (La grande scommessa), Nick Hornby (Brooklyn), Phyllis Nagy (Carol), Emma Donoghue (Room)
  • Miglior scenografia a Celia Bobak & Arthur Max, assieme a: Rena DeAngelo, Bernhard Henrich & Adam Stockhausen (Il ponte delle spie), Colin Gibson e Lisa Thompson (Mad Max: Fury Road), Michael Standish & Eve Stewart (The Danish Girl), Celia Bobak & Arthur Max Jack Fisk e Hamish Purdy (Revenant)
  • Migliori effetti speciali a Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers & Steven Warner, assieme a: Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams & Tom Wood (Mad Max: Fury Road) Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris & Andrew Whitehurst (Ex Machina), Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith & Cameron Waldbauer (Revenant), Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh & Neal Scanlan (Star Wars: Il Risveglio della forza)
  • Miglior sonoro a Paul Massey, Mark Taylor & Mac Ruth, assieme a: Andy Nelson, Gary Rydstrom & Drew Kunin (Il ponte delle spie) Chris Jenkins, Gregg Rudloff & Ben Osmo (Mad Max: Fury Road), Andy Nelson, Christopher Scarabosio & Stuart Wilson (Star Wars: Il risveglio della Forza), Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek (Revenant)
  • Miglior montaggio sonoro a Oliver Tarney, assieme a: Mark Mangini & David White (Mad Max: Fury Road), Alan Robert Murray (Sicario), Matthew Wood & David Acord (Star Wars: Il risveglio della Forza), Martin Hernandez & Lon Bender (Revenant)
Mark si trova su Marte con i suoi compagni quando una tempesta li colpisce. Creduto morto, l'uomo viene lasciato sul Pianeta Rosso mentre i suoi compagni iniziano il lungo viaggio che li riporterà sulla terra. Al suo risveglio il botanico si ritrova solo e deve far affidamento a tutte le sue capacità per riuscire a sopravvivere da solo su un pianeta desolato dove il suo salvataggio potrà avvenire solo dopo qualche anno. Matt Damon in questo film è meraviglioso, mi ha coinvolto molto. Più di una volta mi sono ritrovata gioire con lui degli straordinari avvenimenti che gli sono accaduti, della nascita delle patate marziane e del suo primo contatto con la terra. Alla stesso modo mi sono ritrovata disperarmi quando le cose andavano bene, quando la vita ti dà quelle batoste giusto per ricordarti che mica può andare tutto bene anche se sei in una situazione tragica. Ho apprezzato la straordinaria stabilità mentale dell'astronauta, credo che nessuno nella realtà riuscirebbe a stare così allegro e ironico in un pianeta deserto, solo con sé stesso, circondato da nient'altro che polvere rossa. La scenografia è la parte che più mi è piaciuta, ti fa proprio pensare "Hey figo però, così si può lavorare sull'introspezione" quando in realtà stare nel nulla per anni dopo un po' farebbe noia a chiunque. E poi dai, c'è anche da cantare! Vogliamo parlarne delle musiche? There's a starman waiting in the sky...




Veniamo al grande successone di quest'edizione, Revenant - Redivivo (The Revenant, 2015, USA di Alejandro González Iñárritu), quello che è già Oscar al miglior film dal primo secondo del primo trailer. Iñárritu, che ha già vinto tanto lo scorso anno con Birdman, ci riprova e ci riesce, candidandosi in 12 categorie:

  • Miglior film assieme a: La grande scommessa, Brooklyn, Mad Max: Fury Road, Il ponte delle spie, The Martian, Room, Il caso Spotlight
  • Miglior regia a Alejandro González Iñárritu, assieme a: George Miller (Mad Max: Fury Road), assieme a: Lenny Abrahaimson (Room), Tom McCarthy (Il caso Spotlight), Adam McKay (La grande scommessa)
  • Miglior attore protagonista a Leonardo DiCaprio, assieme a: Matt Damon (The Martian), assieme a: Bryan Cranston (Trubo), Michael Fassbender (Steve Jobs), Eddie Redmayne (The Danish Girl)
  • Miglior attore non protagonista a Tom Hardy, assieme a Mark Rylance (Il ponte delle spie), Christian Bale (La grande scommessa), Mark Ruffalo (Il caso Spotlight), Sylvester Stallone (Creed)
  • Miglior montaggio a Stephen Mirrione, assieme a: Margaret Sixel (Mad Max: Fury Road) Hank Corwin  (La grande scommessa), Tom McArdle (Il caso Spotlight), Maryann Brandon & Mary Jo Markey (Star Wars: Il risveglio della forza)
  • Miglior scenografia a Jack Fisk e Hamish Purdy, assieme a Celia Bobak & Arthur Max (The Martian), Rena DeAngelo, Bernhard Henrich & Adam Stockhausen (Il ponte delle spie), Colin Gibson e Lisa Thompson (Mad Max: Fury Road), Michael Standish & Eve Stewart (The Danish Girl),
  • Miglior fotografia Emmanuel Lubezki , assieme a: John Seale (Mad Max: Fury Road) Ed Lechman (Carol), Robert Richardson  (The hateful Eight), Revenant), Roger Deakins  (Sicario)
  • Migliori costumi a Jacqueline West, assieme a: Jenny Beavan (Mad Max: Fury Road), Sandy Powell ( Carol e Cenerentola), Paco Delgado (The Danish Girl)
  • Miglior trucco e acconciature a Sian Grigg, Duncan Jarman & Robert A. Pandini, assieme a:  Lesley Vanderwalt, Elka Wardega & Damian Martin (Mad Max: Fury Road) Love Larson & Eva Von Bahr (Il centenario che saltò dalla finestra e scoprì il mondo)
  • Migliori effetti speciali a Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith & Cameron Waldbauer, assieme a: Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams & Tom Wood (Mad Max: Fury Road), Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris & Andrew Whitehurst (Ex Machina), Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers & Steven Warner (The Martian), Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh & Neal Scanlan (Star Wars: Il Risveglio della forza)
  • Miglior sonoro a Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek, assieme a: Paul Massey, Mark Taylor & Mac Ruth (The Martian), Andy Nelson, Gary Rydstrom & Drew Kunin (Il ponte delle spie) Chris Jenkins, Gregg Rudloff & Ben Osmo (Mad Max: Fury Road), Andy Nelson, Christopher Scarabosio & Stuart Wilson (Star Wars: Il risveglio della Forza)
  • Miglior montaggio sonoro a Martin Hernandez & Lon Bender (Revenant), assieme a: Oliver Tarney (The Martian), Mark Mangini & David White (Mad Max: Fury Road), Alan Robert Murray (Sicario), Matthew Wood & David Acord (Star Wars: Il risveglio della Forza), 
È vero che non è la migliore performance di DiCaprio, è vero che tutto quello che ha fatto (come mangiarsi fegato di bisonte crudo pur essendo vegetariano, dormire in una carcassa, girare a temperature disumane) non le ha fatte per l'Oscar ma per il film, però questo è indubbiamente un bel film. Ha una fotografia pazzesca e finora credo sia la migliore. La storia è un po' pompata, nel senso che Hugh Glass è sopravvissuto davvero all'attacco dell'orso in condizioni di estremo disagio, tornando all'accampamento da solo, però tutto il resto è "licenza poetica". C'è da dire che Glass è sopravvissuto a tante di quelle cose che alla fine comincia a sembrare esagerato, però dai è un eroe americano e ci sta. La trama, in pillole, racconta di Hugh Glass, membro di una compagnia che si occupa del traffico delle pellicce. Glass è il tipico uomo che nella lotta tra nativi e coloni, stava esattamente a metà, visto che con una nativa si è sposato e ci ha fatto un figlio. Sappiamo che il villaggio dove viveva con la moglie e il bambino ancora piccolo è stato attaccato, ha perso la moglie mentre il figlio è rimasto gravemente sfregiato. In tale circostanza, ha ucciso un generale di cui non ricordo il nome. Questo, però, dovrebbe farci capire da subito di che pasta è fatto Glass e quali sono i suoi valori e le sue priorità. Attaccato da un grizzly, è costretto in una barella che rallenta il gruppo e, siccome sembra impossibile la salvezza, il comandante offre a tre membri un compenso economico per stare con Glass fino alla morte e dargli degna sepoltura. Rimangono suo figlio Hawk, il devotissimo Bridger e Fitzgerald (Tom Hardy, bravissimo), che il pratica è il merdone della situazione. Non passa molto tempo, infatti, e Fitzerald pugnala a morte il povero Hawk, sotto gli occhi attoniti di Glass e si inventa la scusa dell'attacco degli indiani per convincere Bridger a scappare e tornare all'accampamento dove fingeranno di aver onorato la promessa. Hugh Glass, assetato di vendetta, rimarrà in vita grazie all'odio provato nei confronti dell'uomo che ha brutalmente ucciso suo figlio. Glass di sicuro una cosa ce la insegna: la forza di volontà è un potere potentissimo.



Veniamo all'ultimo di questo post, che ho impiegato troppi giorni a scrivere: Ex Machina (2015, Regno Unito, di Alex Garland) ha due candidature:

  • Miglior sceneggiatura originale a Alex Garland, assieme a: Matt Charman, Joel & Ethan Coen (Il ponte delle spie), Josh Cooley, Ronnie del Carmen, Pete Docter & Meg LeFauve (Inside Out), Tom McCarthy & Josh Singer (Il caso Spotlight), Andrea Berloff, Jonathan Herman, S. Leight Savidge e Alan Wenkus (Straight Outta Compton)
  • Migliori effetti speciali a Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris & Andrew Whitehurst, assieme a: Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams & Tom Wood (Mad Max: Fury Road), Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers & Steven Warner (The Martian) Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith & Cameron Waldbauer (Revenant), Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh & Neal Scanlan (Star Wars: Il Risveglio della forza)
Se devo definirlo con una parola direi che è psicologico. E che alla fine ci sono rimasta di mer... cioè di sasso. Caleb Smith è un programmatore a cui viene data la possibilità di trascorrere una settimana con Nathan, il fighissimo e ricchissimo capo dell'azienda per cui lavora, Bluebook. In realtà il povero Caleb è una cavia che Nathan ha intenzione di usare per testare la validità di una I.A. E la I.A. ha intenzione di usarlo per vedere se può riuscire ad arrivare alla vita vera.
Non so se riuscirà a battere gli altri film candidati, però boh, vedetelo lo stesso che ne vale la pena.

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