mercoledì 26 novembre 2014

Dracula Untold | Recensione

Perché pensare che una vita è separata dalla prossima quando l'una nasce dall'altra? (Quote)

Ciao a tutti. Oggi vorrei parlarvi di uno di quei film che ho visto nelle settimane precedenti, durante una delle mie bellissime influenze (e, a tal proposito, me la son presa di nuovo). Contrariamente a quanto detto da altri, io questo film l'ho molto apprezzato.

Dracula Untold (2014, USA, directed by Gary Shore) è in sostanza un armonioso miscuglio della storia di Vlad III di Valacchia e il Dracula versione romanza di Bram Stoker. Infatti, quello che ho forse più apprezzato di Dracula Untold è il fatto che molto è raccontato di colui che ispirò questo grande romanzo e diede vita al mito vampiresco del conte Dracula. Partiamo dal principio possiamo constatare che Vlad è un gran figo (interpretato da Luke Evans) stra-innamorato della sua bellissima moglie Mirena (Sarah Gordon), come in quasi tutti i film che riguardano Dracula, e del suo figliolo Ingeras.

Vlad è il principe della Transylvania, che si trova a investigare sulla morte di alcuni soldati turchi, suoi arcinemici. Le ricerche lo portano nella grotta, su un'alta montagna, dove una soggettiva di qualche creatura misteriosa uccide tutti i suoi soldati ma lui riesce a fuggire. Tornato al castello (nel quale scopriamo che il suo nome deriva dal fatto che proviene dalla dinastia dei draghi, Dracul) Vlad scopre di una leggenda secondo la quale nel castello c'è un vampiro, diventato tale quando da umano ha fatto un patto col diavolo.

La sera durante un sontuosa cena, i turchi irrompono nel suo castello chiedendo un tributo e Vlad ma quando viene offerto loro dell'argento, loro pretendono di avere 1000 bambini tra cui suo figlio. Veniamo quindi a sapere che Vlad stesso fu dato come tributo ai turchi e che il sultano lo crebbe sotto la sua ala, accanto al suo figlio naturale che ora salito al trono pretende di fare lo stesso. Vlad cerca di aggrapparsi alla fratellanza con il principe turco, ma lui impassibile decide di portare avanti la sua richiesta. Tuttavia il principe della Transylvania non riesce a sopportare il dolore di separarsi dal figlio e di recare tale sofferenza anche alla moglie, quindi al momento della consegna ucciderà tutti i presenti andando così incontro alla guerra.

Messo alle strette dall'innegabile supremazia, soprattutto numerica, dell'esercito turco, Vlad prenderà una decisione disperata: tornerà alla grotta dove parlerà con il vampiro che lo trasformerà dandogli poche e semplici indicazioni: se nei 3 giorni seguenti eviterà di bere sangue umano, tornerà "normale"; in caso contrario resterà vampiro e sarà suo schiavo per l'eternità. Inizialmente Vlad riesce a controllare bene la sua sete e anche quando verrà allo scoperto e i suoi sudditi cercheranno di bruciarlo vivo, non mostrerà mai degli atteggiamenti particolarmente violenti nei loro confronti. Al momento dello scontro Vlad di trasforma in una vera e propria macchina da guerra: ha una vista strepitosa, è in grado di controllare i pipistrelli che verranno usati per confondere i nemici e di trasformarsi in una nube di pipistrelli lui stesso, cosa che lo rende praticamente invincibile e molto veloce.

Tuttavia, mentre lui si trova in mezzo alla mischia, alcuni turchi riescono ad arrivare al castello, catturare Ingeras... e la sua amata cadrà dalla torre più alta. E così, come da tradizione, lei morirà. Vlad allora disperato decide di trasformare i pochi sopravvissuti in vampiri, dopo essersi trasformato definitivamente bevendo quello di sua moglie in fin di vita - destinandosi così ad una vita eterna come schiavo di colui che l'ha reso mostro -, che da soli riescono ad annientare il resto dell'esercito turco mentre Vlad stesso, in un bellissimo scontro argenteo, ucciderà il suo fratellastro turco.

A questo punto i suoi giovani pupilli assetati decidono che è giusto prosciugare l'unico umano rimasto in vita, ovvero il povero Ingeras. Casualmente di lì passava il monaco (figura che odierete tantissimo, fidatevi) che con la sua croce allontana i vampiri e riesce a salvare il piccolo, dando la possibilità a Vlad, che controlla il tempo, di spostare le nuvole e bruciare tutti, sé stesso compreso, rendendo suo figlio un orfano di entrambi i genitori nel giro di 10 minuti.

Però, perché c'è sempre un però, quando Vlad sta per liberarsi dalla sua maledizione entra in gioco un pazzo scatenato di nome Shkelgim, che già in precedenza cercò di far bere il suo sangue a Vlad per diventare suo schiavo e qui, approfittando del fatto che quest'ultimo ha in pratica perso conoscenza gli farà bere il suo sangue salvandolo.
Facciamo un poderoso salto temporale, ai giorni nostri, nel quale Vlad riconosce al mercato la "reincarnazione" della sua bella e del suo padrone che ha finalmente deciso che è giunta l'ora di richiedere i dovuti servigi.

Ho molto gradito i panorami sulla Transylvania, mentre ho poco gradito il fatto che le atrocità fatte da Vlad III siano lette qui in una chiave buona. Infatti, ad certo punto, il protagonista dice che gli impalamenti, che voglio ricordare riguardavano villaggi interi e non singole persone, erano fatti per intimorire l'esercito turco e e che "per ogni villaggio sterminato ne salvava 10". Ecco, quelle lì erano pur sempre persone ed io questo poco l'ho gradito. Se questo mito è nato, sicuramente Vlad III fu tutto fuorché un personaggio amato

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