Steve Jobs (2015, USA, di Danny Boyle) è il secondo film sul co-findatore della Apple. Ha ricevuto due candidature:
- Miglior attore protagonista a Michael Fassbender, assieme a: Bryan Craston (Trumbo), Matt Damon (The Martian), Leonardo DiCaprio (Revenant), Eddie Redmayne (The Danish Girl)
- Miglior attrice non protagonista a Kate Winslet, assieme a: Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight), Rooney Mara (Carol), Rachel McAdams (Il caso Spotlight), Alicia Vikander (The Danish Girl)
The Danish Girl (2015, USA/UK, di Tom Hooper) di candidature ne ha 4:
- Miglior attore protagonista a Eddie Redmayne, assieme a Matt Damon (The Martian), Leonardo DiCaprio (Revenant), Bryan Cranston (Trumbo), Michael Fassbender (Steve Jobs), Eddie Redmayne (The Danish Girl)
- Miglior attrice non protagonista a Alicia Vikander, assieme a: Kate Winslet (Steve Jobs), Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight), Rooney Mara (Carol), Rachel McAdams (Il caso Spotlight)
- Miglior scenografia a Michael Standish & Eve Stewart, assieme a: Celia Bobak & Arthur Max (The Martian), Rena DeAngelo, Bernhard Henrich & Adam Stockhausen (Il ponte delle spie), Colin Gibson e Lisa Thompson (Mad Max: Fury Road), Celia Bobak & Arthur Max Jack Fisk e Hamish Purdy (Revenant)
- Migliori costumi a Paco Delgado, assieme a: Jacqueline West (Revenant) Jenny Beavan (Mad Max: Fury Road), Sandy Powell ( Carol e Cenerentola)
Mi tocca cercare di essere il più imparziale possibile, perché io amo alla follia Eddie e vorrei tanto che vincesse perché anche qui come lo scorso anno in La teoria del tuto è riuscito ad emozionarmi tantissimo. Assieme a Carol è il film che si occupa dei diritti LGBT in quest'edizione degli Academy. Nel film Carol si parla di una relazione fra due donne e di una di esse che si vede sottratto l'affidamento della propria bambina proprio a causa della sua omosessualità, che negli anni '50 aveva a che fare con la morale. Ne parlerò meglio nel prossimo post. Qui si racconta la storia di Lili Elbe, che ha ispirato il romanzo La danese di David Ebershoff. Lili è un personaggio realmente esistito, è la prima persona ed essere riconosciuta come transessuale, la prima ad aver fatto una transizione. Lili nasce come Einar Wegener e si sposa molto giovane con Gerda Gottlieb. Entrambi sono artisti ed è probabile che questo sia stato un aiuto nella loro storia. Lili nasce da un gioco, come soggetto per i ritratti di Gerda e diventa presto realtà. Esattamente come in La teoria del tutto, la moglie di Lili ha un ruolo importantissimo, confermando che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna anche se in questo caso ho fatto fatica a capire se ho provato più pena per Lili, transessuale in un mondo che li vorrebbe con la camicia di forza, o per Gerda, moglie di uomo che ama profondamente ma che non può più ricambiarlo. Gerda si è fatta forza per sé stessa e per il suo compagno, che non ha mai abbandonato, che ha sempre supportato, che ha prontamente a tutti quei medici che lo volevano "curare" dalla sua "malattia". Tratta un argomento delicato ma il trasporto emotivo è tale che penso che anche il più bigotto, il più scettico, anche quello del Family Day non possono restare insensibili al dolore, alla tragedia una dona incastrata in un corpo non suo, una donna che si deve nascondere, che viene picchiata per qualcosa per cui non può fare niente. La storia di Lili Elbe meritava di essere raccontata e merita di essere vista.
Il caso Spotlight (Spotlight. 2015, USA, di Tom McCarthy) ha ricevuto sei candidature:
- Miglior film, assieme a: Il ponte delle spie, Revenant, Mad Max: Fury Road, The Martian, Brooklyn, Room, La grande scommessa
- Miglior Regia a Tom McCarthy, assieme a: Alejandro González Iñárritu (The Revenant), George Miller (Mad Max: Fury Road), Lenny Abrahamson (Room), Adam McKay (La grande scommessa)
- Miglior attore non protagonista a Mark Ruffalo, assieme a: Tom Hardy (The Revenant), Mark Rylance (Il ponte delle spie), Sylvester Stallone (Creed), Christian Bale (La grande scommessa)
- Miglior attrice non protagonista a Rachel McAdams, assieme a: Alicia Vikander (The Danish Girl), Kate Winslet (Steve Jobs), Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight), Rooney Mara (Carol), Rachel McAdams (Il caso Spotlight)
- Migliore sceneggiatura originale a Tom McCarthy & Josh Singer, assieme a: Matt Charman, Joel & Ethan Coen (Il ponte delle spie) Alex Garland (Ex Machina), Josh Cooley, Ronnie del Carmen, Pete Docter & Meg LeFauve (Inside Out), Andrea Berloff, Jonathan Herman, S. Leight Savidge e Alan Wenkus (Straight Outta Compton)
- Miglior montaggio a Tom McArdle, assieme a: Maryann Brandon & Mary Jo Markey (Star Wars: il risveglio della forza), Margaret Sixel (Mad Max: Fury Road). Hank Corwin (La grande scommessa), Stephen Mirrione (Revenant)
La grande scommessa (The big short, 2015, USA, di Adam Mckey) ha cinque candidature:
- Miglior film, assieme a: Il ponte delle spie, Revenant, Mad Max: Fury Road, The Martian, Brooklyn, Room, Il caso Spotlight
- Miglior Regia a Adam McKey, assieme a: Tom McCarthy (Il caso Spotlight) Alejandro González Iñárritu (The Revenant), George Miller (Mad Max: Fury Road), Lenny Abrahamson (Room)
- Miglior attore non protagonista a Christan Bale, assieme a: Mark Ruffalo (Il caso Spotlight), Tom Hardy (The Revenant), Mark Rylance (Il ponte delle spie), Sylvester Stallone (Creed)
- Miglior sceneggiatura non originale a Charles Randolph e Adam McKay, assieme a: Drew Goddard (The Martian), Nick Hornby (Brooklyn), Phyllis Nagy (Carol), Emma Donoghue (Room)
- Miglior montaggio a Hank Corwin, assieme a: Tom McArdle (Il caso Spotlight), Maryann Brandon & Mary Jo Markey (Star Wars: il risveglio della forza), Margaret Sixel (Mad Max: Fury Road). Stephen Mirrione (Revenant)
Mi piacerebbe poter parlare a lungo di questo film, fare lunghe analisi sugli argomenti, sui fatti, sulla tematica. Ma non ne sono in grado ed è una sensazione bruttissima che non mi capitava da quando al corso di cinema ho visto Margin Call. Per me l'economia è un arabo come qualsiasi cosa che concerne la matematica e che ci crediate o no mi sono sforzata a lungo di capire. A dire il vero, la cosa bella di questo film è che si sforza di fari capire: Margot Robbie, Anthony Bourdain, Selena Gomez e Richard Thaler appaiono nei punti del film in cui sembra che il cervello stia per scoppiare dalla confusione per spiegare in modo tanto pacchiano quanto efficace cosa sta succedendo. A me la cosa ha aiutato molto, solo che non sono assolutamente in grado di ripeterlo. Quello che ho capito è che Christan Bale interpreta un appassionato di metal estremamente intelligente che andando contro tutti ha scoperto una grossa bolla nel mercato immobiliare dovuto al fatto che con la crisi e tutto il resto, le persone non sarebbero più state capaci di pagare i propri mutui, ovvero la cosa su cui i creditori facevano affidamento. Utilizzando una formula flessibile li hanno concessi praticamente a tutti e questo, in parole povere, è quello che ha mancato in rovina le banche. Ci sono tre storie in parallelo: la principale è Michael Burry, che ha l'intuizione nel 2005 e spende più di un miliardo per "portarsi avanti col lavoro"; poi c'è Vennett, che appena viene a sapere della cosa si mette in affari con Baum e la sua squadra, che odiano tutta Wall Street ma lavorano in quel campo, poi ci sono Finn e Charlie, due giovani investitori alle prime armi ma molto promettenti che scoprono casualmente dell'affare e convincono Rickert, un banchiere in pensione, ad aiutarli. Il film si sviluppa più o meno come Margin Call, che racconta la notte precedente al fallimento della Lehman Brothers. Copre un arco di 3 anni, dal 2005 al 2008, anni in cui le banche hanno sminuito e completamente ignorato il problema della bolla, continuando a vendere CDO e a fare la bella vita sulla fiducia della gente comune. In tutto questo delirio, questi soldi spesi e guadagnati, ci sarà anche spazio per ripensare a cosa ha veramente significato tutta questa noncuranza e forse il momento migliore del film è proprio quello in cui Rickert si gira verso i due giovani ormai ricchi per dire loro di smetterla di gioire: tutti loro hanno guadagnato sui lavori e sulle pensioni perse, sulla fiducia nelle banche, sui risparmi di una vita andati in fumo. Ed io che sono una figlia della crisi, non posso che essere d'accordo con lui.
Brooklyn (2015, Irlanda, UK & Canada, di John Crowley) è un film tratto dall'omonimo romanzo di Colm Tóibín, che sicuramente non tarderò ad aggiungere ala libreria. Ha ricevuto tre candidature:
- Miglior film, assieme a: Il ponte delle spie, Revenant, Mad Max: Fury Road, The Martian, La grande scommessa, Room, Il caso Spotlight
- Miglior attrice protagonista a Saoirse Ronan, assieme a: Jennifer Lawrence (Joy), Cate Blanchett (Carol), Brie Larson (Room), Charlotte Rampling (45 years)
- Miglior sceneggiatura non originale a Nick Hornby, assieme a: Charles Randolph e Adam McKay (La grande scommessa), Drew Goddard (The Martian), Phyllis Nagy (Carol), Emma Donoghue (Room)
You'll feel so homesick that you'll want to die, and there's nothing you can do about it apart from endure it. But you will, and it won't kill you. And one day, the sun will come out you might not even notice straight away-it'll be that faint. And then you'll catch yourself thinking about something or someone who has no connection with the past. Someone who's only yours. And you'll realize that this is where your life is.
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